Una cosa molto importante da tenere presente quando si affila un attrezzo da lavoro è quella di non riscaldare l’utensile, pena perdita della tempera, e l’ideale per una buona affilatura è di servirsi di una mola ad acqua. Anche l’angolo di taglio va scelto a seconda del tipo di legno che si intende lavorare: una volta ottenuto l’opportuno angolo di taglio si procede a rifinire il lavoro con una pietra ad olio o ad acqua (qui ho usato la pietra ad olio). Io preferisco sempre costruirmi gli attrezzi personalmente scegliendo e forgiando gli acciai a seconda del lavoro che devo eseguire, in modo da poter dare all’utensile la forma più opportuna alla lavorazione richiesta.
Oggi è venuto nella mia bottega a trovarmi Andreas Petermann, violinista nel quartetto VallesantaCorde. Ha provato il mio ultimo violino costruito su modello Stradivari (il Cremonese) prima di essere verniciato. Grazie Andreas mi hai fatto molto piacere, riesci sempre a stupirmi con il tuo modo di suonare ricco di passione ed energia.
Passato il tempo necessario per l’incollatura delle controfasce, allentati i vari morsetti procedo a spianare la parte delle fasce che verrà incollata al fondo con un tampone e carta vetrata. Il fondo del solito legno delle fasce puo’ essere di scorza o radiale per il fondo intero oppure, come in questo violoncello, in due pezzi giuntati in mezzeria.
Proseguo il lavoro posizionando la forma con le fasce montate sul fondo opportunamente spianato e traccio il contorno con una matita servendomi di un attrezzo da me costruito per poi tagliare il profilo con una lama stretta.
Costruzione di un Violoncello Domenico Montagnana del 1740, parte 2 – Si comincia con il posizionamento dei blocchetti o tasselli, anticamente di pioppo o salice qui di abete; dopo averli ben posizionati e incollati con alcune gocce di colla sulla forma procedo con la sagomatura utilizzando una lama stretta. Preparo le fasce, normalmente di acero, portandole a spessore con pialla e rifinite con rasiera facendo attenzione alla regolarità della spessore. Per l’incollaggio delle fasce inizio dall’interno delle CC per poi passare a quelle superiori e a quelle inferiori. Proseguo il lavoro con l’incollatura delle controfasce partendo dalla parte del fondo. Le controfasce utilizzate sono di salice, per facilitare l’operazione di piegatura ho utilizzato la solita tecnica a caldo usata per la piegatura delle fasce. Gli attrezzi che ho usato sono molle di acciaio e morsetti vari.
Si inizia col disegnare su un cartoncino il perimetro del modello scelto per poi riportarlo sulla tavola preparata; lungo il perimetro ci sono delle incavature dove metterò i vari blocchetti che serviranno per il fissaggio delle fasce, manico e bottone. Per il taglio ho usato una sega meccanica a nastro per poi rifinire con cura il perimetro con la raspa a legno.